Montefino nei giorni piu’ difficili incontro con il vice Sindaco

 

Siamo qui a parlare di covid e non solo con Cristian Grossi nella veste di vice Sindaco e non solo , perché  chi è del territorio sa bene che gestisce con la moglie l’unico bar del Paese nel capoluogo.

Nei piccoli borghi piaccia o no , il bar ha anche una funzione sociale , in quanto luogo di incontro , condivisione  spesso il barista suo malgrado ascolta storie episodi , di ogni natura allora proviamo a parlare come sempre di Montefino con chi può  avere una visione più approfondita del nostro Paese.

Cristian Grossi benvenuto su Vallata Oggi , certamente conosci il periodico in quanto sempre presente nel tuo locale , quindi entriamo subito nel merito , con numeri di contagi guariti e purtroppo  deceduti!

 

Ciao Rossano grazie per l’invito, conosco molto bene Vallata Oggi perchè molte volte vieni a lasciarmi delle copie nel mio locale.

Attualmente la situazione dei contagi nel nostro comune sono le seguenti :

Persone risultate positive al Covid 19 – n. 25

Persone guarite n. 20

Persone ancora Positive e domiciliate presso la loro abitazione n.3

Persone decedute n.2

Alla prima esperienza come amministratore ti sei trovato con il nostro Sindaco Ernesto Piccari in ospedale quindi con tutta la responsabilità,  col senno di poi raccontaci i giorni più difficili.

 

Da premettere Rossano, la scelta della mia nomina come vice sindaco è stata fatta e concordata con tutti gli amministratori qualche giorno prima, essendo il Sindaco esposto ad un probabile contagio a causa del suo lavoro da Medico.

Bè che dire …. Saputa la positività del Sindaco, e successivamente ritrovarsi ad affrontare una situazione simile ti lascia senza fiato.

I giorni erano interminabili, tra permessi, nuovi positivi, tamponi da fare e le tante ordinanze da rispettare e tanto altro che non sto qui ad elencare.

Voglio ringraziare il Sindaco Piccari che durante la sua degenza in ospedale, ha sempre fatto sentire il suo sostegno, come del resto tutti i mie colleghi dell’amministrazione.

Un grazie di cuore va anche al tecnico comunale Fausto Chiavetta, per la sua disponibilità h24 e professionalità.

Molti hanno nella mente l’immagine della piazza deserta ,  il disegno sul vostro bar forse di tua figlia “andrà tutto bene” pensi che ricominceremo anche alla luce di tutte le problematiche?

Si devo ringraziare mia figlia GIULIA per il suo disegno #andràtuttobene.

Ricominciare non sarà facile, ma dobbiamo farlo pur sapendo delle problematiche che potranno subentrare in seguito.

E’ l’unico modo per poterci scrollare dalle spalle questo bruttissimo incubo e guardare avanti.

Per chiudere con quei maledetti giorni prima di parlare di altro l’immagine più  brutta che porterai per sempre dentro.

Indubbiamente l’immagine più brutta che ricordo è quella del mio vicino che viene prelevato incosciente dal personale del 118 per essere ricoverato ad Atri. Poi si verrà a sapere essere positivo al Covid19 e purtroppo dopo qualche settimana è deceduto. Stava bene prima di questo virus per cui la sua morte è stato un duro colpo.

Ora la domanda al barista imprenditore,  quanto è difficile gestire un’attività a fronte di costi e del lungo fermo in atto?

 

Sarà difficile, è inutile negarlo, soprattutto dopo questo lunghissimo fermo di circa 3 mesi.

Sarà difficile anche in considerazione delle varie restrizioni che ci saranno:

l’ingresso di una persona per volta negli esercizi commerciali; mantenere sempre le distanze ecc. Diciamo che, purtroppo, non è secondario neppure il fattore psicologico, la paura e il timore.

Per questo, a mio parere, la ripresa sarà abbastanza lenta, soprattutto per noi che lavoriamo al pubblico e viviamo di socialità.

 

Molti ricordano quando scherzando dicevi ora faccio il miglior caffè,  ecco quando tornerai a farlo?

Questo Rossano è la parte più bella del mio lavoro l’essere un po’ burlone con il cliente, e sinceramente spero di tornare a farlo il prima possibile, ma mi chiedo come sarà il rapporto con il cliente, se chi verrà a prendere il caffè cercherà di essere il più rapido possibile.

 

Se, di conseguenza, verrà meno “la chiacchiera”, le quattro parole scambiate al bancone o sulla porta con chi passa a piedi .

 

Cristian montefinese da sempre chiudiamo con una speranza , ecco un sogno che avete voi tutti per la nostra Montefino.

Adesso come adesso, credo per tutti, il sogno è di tornare alla normalità al più presto, di poter rincontrare i nostri compaesani e amici e fare qualcosa insieme, qualsiasi cosa! Poi per il futuro più lontano difficile dirlo! Sicuramente questo virus e questa reclusione forzata, ci ha fatto comprendere i vantaggi di vivere in un piccolo paese, dove tutti alla fine si aiutano e dove gli spazi aperti non mancano. Per cui dovremo fare di questa nostra piccola realtà un punto di forza. Passata la tempesta potremo tornare a sognare un futuro per il Montefino, ripensandolo anche alla luce di quanto sta accadendo.

 

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